giovedì 13 febbraio 2014

Un poco di me, quanto basta.

Uhm, oggi vorrei parlare di me. Giusto un pochino, per mettere le cose in chiaro.
Come ho già scritto in precedenza sono una studentessa del liceo artistico e adoro quello che faccio; sono fortemente convinta che se bisogna fare una cosa è necessario farla bene. 
Sono una perfezionista, maniaca dell'ordine ma anche del disordine, se non dura troppo. Mi piace avere sempre tutto sotto controllo altrimenti rischio di diventare ansiosa e altamente insopportabile! In tanti mi definiscono ambiziosa, bipolare, competitiva ed ammetto di essere decisamente scostante certe volte. In sintesi, sono una cattiva persona.
Se penso al futuro, non riesco proprio vedermi... ma spero, nei limiti del possibile, un minimo di serenità, perché dire felicità sarebbe troppo. E' troppo pretenzioso chiedere di essere felici, la felicità è di per se instabile.
Per quanto riguarda i gusti musicali, posso affermare con decisione che non sono il genere di persona che ascolta un solo genere per tutta la vita... Mi piace un po' di tutto... Rock, metal, musica classica, jazz, canzoni strane (?) che non conosce quasi nessuno e chi più ne ha più ne metta! Sono dell'idea che ognuno debba ascoltare la musica che vuole senza essere giudicato, ma personalmente la musica commerciale, tecno, house e simili mi fa salire i conati di vomito ed è uno dei tanti motivi per cui non mi troverete MAI in discoteca!
Suono il pianoforte e la chitarra, ma non a livelli eccezionali, anche se spero di migliorarmi.
Adoro viaggiare e se vincessi un milione di euro cercherei di visitare più posti possibili, risparmiando su cibo e cazzate varie.
Sono atea, animalista e vegetariana e aspetto perennemente qualcosa di indefinito che puntualmente non arriva mai.
Mi danno un sacco di allegria i palloncini (il nome nel blog non è casuale), al punto che vorrei riempirmi la casa! Spesso su whatsapp intaso le conversazioni di palloncini e i miei amici mi odiano per questo.
Il mio numero preferito/fortunato è il sei. Ho una fissazione per il rosso al punto che, dopo aver tinto i capelli, mia madre ha rischiato l'infarto.
Ho un amore incondizionato per tatuaggi, piercing e dilatatori.
Detesto le persone maleducate e 'chi se la tira' perché mi fanno salire un istinto omicida, non per nulla ho sempre sotto mano un'accetta che il mio boscaiolo di fiducia mi ha gentilmente regalato.
Sono una frana in tutti gli sport, escluso il 'poltronaggio', e non li seguo per niente. Se mi chiedete per che squadra, di qualunque sport, tifo vi rido in faccia. Il calcio non lo posso proprio reggere... Da piccola ho fatto per qualche anno danza classica e devo dire mi divertivo parecchio, ma probabilmente ero una frana.
Il mio nome sarebbe Violetta, ma non lo sopporto, infatti mi presento sempre Viola. Alcune persone hanno scoperto dopo anni di avermi sempre chiamato in modo sbagliato.
Ho una fissazione per i maglioni di lana, ma sto cercando di smettere.
Amo tantissimissimissimo (ho reso l'idea?) gli animali e ho tanti (davvero tanti, credetemi) gatti.
Ora sapete anche troppo. magari state dicendo "eccheccenneffregavaannoi???"
E va beh... scusatemi! 

mercoledì 12 febbraio 2014

"Storia di un pazzo che cominciò a volare"

Rieccomi per la seconda volta in una sera! Un evento assai raro! Mi conosco, so che sono scostante!
Stavo pensando che sarebbe opportuno lasciare almeno qualcosina prima di scomparire per chissà quanto tempo... 
Condividerò quindi la prima parte di un racconto, che in realtà è mooooolto lungo, a cui tengo molto. Lo scrissi in un giorno in cui pioveva a dirotto ed ero impossibilitata a uscire, perciò se lo trovate un tantino depresso chiedo scusa!
Spero non faccia tanto schifo e che possa emozionare un minimo qualcuno...

A presto, forse c:



Spesso mi chiedo cosa voglia dire la parola pazzo. E’ usata talmente tanto frequentemente da aver perso completamente il suo significato; il parlare a vanvera scredita ogni cosa. E’ pazzo chi ride troppo, chi si differenzia, chi cerca di essere se stesso, chi fa follie per amore, chi si mette in gioco. Siamo tutti pazzi. E così facendo non lo è più nessuno.
E io che dovrei dire, secondo voi? Sono solo un comune mortale in un’anonima vasca da bagno. Sono seduto in uno spazio ridotto, ma non mi sono mai sentito libero come adesso; l’acqua rosata mi arriva alle ginocchia che ho avvicinato al petto e il suo lento ondeggiare mi rilassa. Bere alcolici in una situazione del genere, magari della vodka, sarebbe estremamente banale e melodrammatico. Per questo ho in mano del semplice succo di mirtillo. O per meglio dire avevo, ora galleggia vicino alla mia spalla e sembra quasi una zattera alla deriva.
Forse sono davvero impazzito, ma anche se fosse che ci potrei fare a questo punto?
Dopo tutto quello che mi è successo in questa vita distorta e confusa, per quanto breve, ho capito che ormai non mi importa più di niente. Tutto mi scorrerà attraverso senza scalfirmi. Io sono niente, come niente ero e sarò. Ma non mi interessa, ormai ho preso la mia decisione e non cambierò più idea.
La mente diventa sempre meno lucida, lo sento. Mi sento come un acquerello consumato dall’acqua; il pennello si poggia sul foglio e traccia una linea colorata che diventa sempre più sottile, fino a dissolversi completamente. Io sono così, mi dissolvo lentamente.
Proprio adesso, non so come né per quale motivo, mi ritrovo a pensare a dei labirinti. Gli piacevano tanto quelli delle parole crociate, lo ricordo bene. Passava ore e ore sul letto a cercare di risolverli, soprattutto a notte fonda quando non riusciva a prendere sonno, e io continuavo a ripetergli che non gli sarebbero piaciuti allo stesso modo se fosse rimasto intrappolato in uno di essi, con le pareti di un bianco scheletrico e fottutamente tutte uguali tra di loro. E lui rideva. E la sua risata cristallina mi scaldava il cuore.
Ora che ho ventitré anni e mi ritrovo in una vasca, con la vista appannata e le mani tinte di rosso nascoste dall’acqua mi sento finalmente di nuovo libero. Tuttavia, prima che quella lampadina che è il mio cervello si fulmini e tutto diventi buio, un’idea si insinua nella mia testa: se lo avessi cercato dove sarei ora?
E poi più nulla.

3... 2... 1... Primo post!

Buona sera a tutti!

Di solito il primo post è un'introduzione, ma io non sono affatto brava con queste cose... Anzi, le odio! Mi vengono in mente solo cose banali perciò evito di fare figuracce e non scrivo nulla!
Farò uno sforzo e cercherò di mettere su qualcosa di decente.
Innanzi tutto mi chiamo Viola e al momento sono una studentessa che frequenta il liceo artistico e amo ogni tipo di arte, in qualsiasi forma. Mi piace leggere, scrivere e disegnare più di ogni altra cosa al mondo e spero in un futuro di poter vivere facendo quello che amo, anche se, visti i tempi che corrono, la vedo un po' dura. Insomma sono una persona come tante, molto semplice.
Non è il mio primo blog, al tempo delle medie ne avevo uno di cui ho cercato di cancellare le tracce e spero di esserci riuscita... Era talmente imbarazzante che non mi riconoscevo neanche! Insomma, un obbrobrio!
Ora che sono maggiorenne e spero di essere cresciuta un minimo, volevo provare a riproporre una nuova versione di me.
Lo scopo di questo blog è principalmente personale, semplicemente ci tenevo a dedicare del tempo alle cose che più mi appassionano. Pubblicherò perciò qualche storia scritta da me, qualche pensiero, magari dei disegni o delle foto... si vedrà! Forse fra cinque anni mi vergognerò a morte delle scempiaggini scritte e farò scomparire nuovamente il blog, chi può dirlo!
La cosa importante è che... finalmente ho finito questa introduzione/tortura!

A presto!